Il Laparocele: trattamento, intervento e  convalescenza

Il laparocele è una possibile complicanza della chirurgia addominale . E’ un’ernia che si sviluppa su la cicatrice di un pregresso intervento chirurgico. E’ diversa dalla diastasi dei retti proprio per la presenza di una cicatrice chirurgica e in quanto la diastasi non è altro che l’allontanamento dei muscoli retti dell’addome.

Le dimensioni dei laparoceli vanno dai 2-3 cm ad oltre i 10 cm e fino ai “disastri di parete” dove c’è una vera e propria perdita di domicilio degli organi addominali.


A cura del Prof M.G.Muzi

Che cos'è il laparocele?

Il laparocele è un'ernia che si forma su una cicatrice dopo un intervento di chirurgia addominale ed è a tutti gli effetti una complicanza della chirurgia addominale. Si presenta quindi come una tumefazione di dimensioni variabili, spesso riducibile, contenente omento o visceri addominali.

Perché si verifica il laparocele?

Per il "cedimento" della parete muscolo-fasciale che sostiene l’addome, secondario a un’incisione chirurgica. Comporta la protrusione del contenuto della cavita’ addominale oltre i limiti fisiologici rappresentati dalla parete addominale stessa.

Quali sono le cause?

Per il "cedimento" della parete muscolo-fasciale che sostiene l’addome, secondario a un’incisione chirurgica. Comporta la protrusione del contenuto della cavita’ addominale oltre i limiti fisiologici rappresentati dalla parete addominale stessa.

Sintomo d’ esordio può essere il rilevamento di una tumefazione nel passaggio dal decubito supino in posizione seduta senza l’aiuto delle braccia.

Si consiglia una visita chirurgica specialistica ed eventualmente ecografia, tc o rmn su consiglio dello specialista stesso.

Il laparocele può sviluppare tutte le complicanze tipiche delle ernie primitive, ed in particolare l’ incarceramento e lo strozzamento erniario che costituiscono indicazione ad intervento chirurgico urgente.

Quali sono i sintomi del laparocele?

Sintomo d’esordio può essere il dolore ma può essere piu’ frequentemente una tumefazione che si evidenzia sotto colpi di tosse o sforzo e che scompare quando ci si sdraia a letto.

Quali sono le complicanze?

Il laparocele può sviluppare tutte le complicanze tipiche delle ernie primitive, ed in particolare l’ incarceramento e lo strozzamento erniario che costituiscono indicazione ad intervento chirurgico urgente. Con l’aumentare delle dimensioni si puo’ arrivare fino ad una “perdita di domicilio” del contenuto addominale con complicanze viscerali, cardiorespiratorie, cutanee.

Come si diagnostica il laparocele?

L’esame clinico condotto da uno specialista ci puo’ gia’ dare indicazioni sulla diagnosi.In particolare si evidenzieranno : una tumefazione nel passaggio dal decubito supino in posizione seduta senza l’aiuto delle braccia, la porta erniaria, il gorgoglio di origine intestinale. Solo lo specialista valutera’ poi la necessita’ di eseguire ecografia, tc, rmn per lo studio della parete addominale e del contenuto dell’ernia. Questo per pianificare il corretto intervento chirurgico che potrà essere open, laparoscopico o robotico.

Quando è opportuno operare un laparocele?

L’ incarceramento e lo strozzamento erniario che costituiscono indicazione ad intervento chirurgico urgente quindi sicuramente prevenire questa possibilità costituisce indicazione chirurgica. I pazienti vanno comunque accuratamente selezionati per età, fattori di rischio e soprattutto per quelle che sono le aspettative che si desiderano ottenere in senso di ripresa delle proprie attività fisiche e sportiv

L'intervento chirurgico del laparocele

Il ruolo della chirurgia è quello di restituire, se possibile le funzioni originali della parete addominale e la giusta qualita’ di vita al paziente. Ormai la riparazione della parete prevede utilizzazione di protesi a rinforzo della riparazione anatomica e per diminuire il rischio di recidiva. Sono possibili diverse tecniche chirurgiche: per via laparotomica classica , per via laparoscopica e recentemente per tramite robot. Tecniche diverse che prevedono anche un diverso posizionamento della protesi e che per tale motivo devono essere scelte in maniera mirata sul paziente e sull’ entità del laparocele. In tutti i casi è necessaria l’ anestesia generale ed esiste il rischio di ricomparsa del laparocele reso tuttavia molto più basso da quando si utilizzano le protesi.

Durata dell'intervento

Sia l'intervento in laparoscopia che quello in laparotomia vengono eseguiti in anestesia generale, con una durata dell'operazione compresa tra le 2 e le 3 ore. La chirurgia robotica puo’ richiedere piu’ tempo.

Convalescenza - durata e precauzioni

Si consiglia un ricovero di due giorni o comunque sara’ suggerita la durata piu’ idonea al paziente e alla patologia. In seguito alla dimissione si devono evitare sforzi fisici per almeno 15 giorni ed indossare una fascia elastica contenitiva, pancera addominale, per almeno un mese.

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